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Il Presepe della Chiesa di San Domenico nasce nel 2017. Dopo alcuni anni di continue evoluzioni e cambiamenti, nel 2021 diventa uno scorcio delle nostre vallate alpine.
Il Presepe rappresenta una borgata di montagna del secolo scorso sotto la mole del Monviso. Le montagne innevate ricordano quanto fosse dura e faticosa la vita in questi luoghi, in particolar modo nei periodi invernali. Il torrente che scorre lento scandisce la vita dei piccoli borghi. I movimenti ricordano gli antichi mestieri che venivano svolti ogni giorno in un mondo oramai scomparso.
Le casette rigorosamente in pietra e coperte di ardesia sono la caratteristica principale della scenografia insieme al ponte romanico che attraversa il torrente e alle due fontanelle.
In primo piano spicca la grotta della Natività
Il Re dei Re ed il Re di Pietra: un grande connubio.
Quest'anno ricorre l'ottavo centenario della prima rappresentazione del Presepe. Nell'anno 1223 San Francesco scelse l'umile paese montano di Greccio in provincia di Rieti per rievocare la nascita del Salvatore. L'intento Santo era quello di far capire alle genti il mistero della nascita di Gesù. Greccio ebbe così il privilegio di vedere la realizzazione del primo Presepe vivente.
Il Presepe di San Domenico si estende su una superficie di circa 16 mq e per realizzarlo sono occorse 218 ore di lavoro.
Quest'anno presenta come novità:
- Un mulino con la ruota che gira alimentata dall' acqua
- Tre nuovi movimenti:
un bambino che dondola sull' altalena
un anziano pescatore che pesca nel lago
una donna che dà da mangiare alle galline
Oltre al Presepe è possibile visionare una capanna in legno posta davanti al presbiterio con le antiche statue della Natività alte 50 cm.