Apertura anticipata al presepe di Melle, sabato 17 dicembre

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Apertura anticipata al presepe di Melle, sabato 17 dicembre

Apertura anticipata al presepe di Melle, sabato 17 dicembre

Grande fermento in Valle Varaita per i preparativi del Natale. Ogni paese sta allestendo un proprio presepe o, semplicemente, organizzando al meglio la Santa Messa di Mezzanotte per mantenere viva nelle tradizioni una delle più belle valli del cuneese. Da qualche anno il paese di Melle si contraddistingue per lo straordinario presepe allestito nel Sacrario Nazionale "Mater Captivorum" e questanno l'apertura sarà anticipata a sabato 17 dicembre, in concomitanza della tradizionale "Notte dei Lumini". Il presepe di Melle rappresenta un paesaggio alpino dominato dal Monviso. Il torrente che scorre lento, le case in pietra, le montagne innevate, i boschetti,il mulino,i ponti ci introducono in un ambiente suggestivo tipico della nostra vallata. Il fornaio,la cardatrice,il calzolaio,lo spaccalegna,la donna che prepara la polenta, lo stagnino ci riportano indietro nel tempo quando fino agli anni '60 dello scorso secolo le borgate di tutti i paesi erano abitate da tante persone. La vita trascorreva lenta segnata dal duro lavoro e dall'umiltà della gente.Pensare che Gesù nasca in una grotta sotto il Monviso nel silenzio della montagna è un modo di onorare la semplicità, di esaltare la povertà e l'umiltà : il Re dei re abbinato al re di pietra è un grande connubio. Il presepe giunge quest' anno alla tredicesima edizione e propone un nuovo movimento: la lavorazione del prodotto locale più conosciuto ovvero il "Tumin dal Mel". 
Il presepe esisteva già negli anni '70 grazie al parrocco Don Mario Isoard , a Tavio Cosio noto poeta e scrittore di Villafalletto ed ai giovani di allora. Si poteva già definire "presepe meccanico" in quanto dotato di una ralla fatta girare da un motorino con appesi 12 angioletti sopra la capanna, una catena che faceva muovere le statuine e una pompa che faceva circolare l'acqua dal ruscello al lago ed era già meta di discrete visite in quanto unico nel suo genere in valle. Dopo un lungo periodo di oblio, il presepe si ripresenta in formato molto ridotto e poi via via nel corso degli anni è stato ampliato sino ad arrivare alla forma attuale che è di 26 m². La caratteristica principale è il Monviso che appare maestoso già nel momento in cui si salgono gli scalini del Sacrario.
Per montare il presepe occorrono circa 120 ore di lavoro. Le novità di quest'anno sono:

  • il restauro della casa della polentaia
  • un movimento riguardante la lavorazione del "Tumin dal Mel"
  • il porcile con un maialino che muove la testa

Se passate in Valle Varaita dunque una sosta è obbligatoria, scoprite tutti gli orari alla pagina www.presepiingranda.it/presepi/melle
 

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